L’azienda agricola collegata all’Abbazia di Propezzano, nelle cui cantine da secoli si è prodotto vino – è attiva nella produzione di cereali, ortaggi, olio e, ovviamente vino.
Venti ettari di superficie vitata in totale, le varietà sono prettamente autoctone e coltivate nel pieno rispetto dei tempi della natura ottenendo un eccellente risultato sia in termini di uve che di risultato in cantina.
“Di venti ettari è la superficie vitata totale, rientrante in quella che è la denominazione più prestigiosa d’Abruzzo, corrispondente alle Colline Teramane. Tra i filari, anche se si incontrano uve internazionali come chardonnay e cabernet sauvignon, l’impostazione è volutamente e prettamente autoctona, per cui a dominare sono le varietà della passerina, del pecorino, del trebbiano d’Abruzzo e del montepulciano d’Abruzzo, cui recentemente si sono aggiunti nuovi impianti di falanghina e tannat, che stanno regalando interessanti risultati. Nel pieno rispetto dei tempi della natura, dell’ambiente e dell’ecosistema, si coltivano e si arrivano a vendemmiare uve eccellenti, schiette, pregiate e concentrate in ogni minima sfumatura, che in cantina sono lavorate interpretandone ed esaltandone tutte le migliori peculiarità intrinseche. Seguendo i metodi produttivi più tradizionali, e ispirandosi a quella che è la più antica vocazione vitivinicola locale, nascono etichette di assoluto livello qualitativo. Dal Cerasuolo d’Abruzzo al Montepulciano d’Abruzzo, passando per il Trebbiano e per la Passerina, fino ad arrivare al Pecorino, sono vini, quelli prodotti dall’Abbazia di Propezzano, che senza mezzi termini rappresentano la più alta espressione della migliore enologia delle terre teramane” (cit.).
Il Produttore
L’azienda agricola collegata all’Abbazia di Propezzano, nelle cui cantine da secoli si è prodotto vino – è attiva nella produzione di cereali, ortaggi, olio e, ovviamente vino.
Venti ettari di superficie vitata in totale, le varietà sono prettamente autoctone e coltivate nel pieno rispetto dei tempi della natura ottenendo un eccellente risultato sia in termini di uve che di risultato in cantina.
“Di venti ettari è la superficie vitata totale, rientrante in quella che è la denominazione più prestigiosa d’Abruzzo, corrispondente alle Colline Teramane. Tra i filari, anche se si incontrano uve internazionali come chardonnay e cabernet sauvignon, l’impostazione è volutamente e prettamente autoctona, per cui a dominare sono le varietà della passerina, del pecorino, del trebbiano d’Abruzzo e del montepulciano d’Abruzzo, cui recentemente si sono aggiunti nuovi impianti di falanghina e tannat, che stanno regalando interessanti risultati. Nel pieno rispetto dei tempi della natura, dell’ambiente e dell’ecosistema, si coltivano e si arrivano a vendemmiare uve eccellenti, schiette, pregiate e concentrate in ogni minima sfumatura, che in cantina sono lavorate interpretandone ed esaltandone tutte le migliori peculiarità intrinseche. Seguendo i metodi produttivi più tradizionali, e ispirandosi a quella che è la più antica vocazione vitivinicola locale, nascono etichette di assoluto livello qualitativo. Dal Cerasuolo d’Abruzzo al Montepulciano d’Abruzzo, passando per il Trebbiano e per la Passerina, fino ad arrivare al Pecorino, sono vini, quelli prodotti dall’Abbazia di Propezzano, che senza mezzi termini rappresentano la più alta espressione della migliore enologia delle terre teramane” (cit.).